1876. Ti ho già detto della tempesta che ho visto di recente? Il mare era giallastro specialmente verso riva. Una striscia di luce all’orizzonte e sopra di essa nuvole nere dalle quali si riversava la pioggia a scrosci obliqui. Il vento sollevava la polvere dal piccolo sentiero bianco sulle rocce, fino al mare, piegando i cespugli di biancospino in fiore. Anche domenica ho visto il mare, completamente scuro e grigio. Ma all'orizzonte cominciava ad albeggiare. Quella stessa notte, dalla finestra della mia camera ho lasciato vagare lo sguardo sui tetti delle case e sulle cime degli olmi che si vedono da lì, scuri contro il cielo. Sopra i tetti, una sola stella, splendida, grande, amica. Allora ho pensato a tutti voi, gli anni trascorsi, la nostra casa…
Ti mando un piccolo disegno del panorama dalla finestra della scuola, da qui i ragazzi salutano i genitori che ritornano in stazione dopo una visita… Vorrei che tu li potessi vedere.
“ Padre, fai in modo che non sia un figlio di cui ci si debba vergognare.”
Certamente passerai giornate deliziose a casa, t’invidio. Quest’anno sta facendo proprio un bell’autunno, in quale stanza dormi? Penso che vedrai sorgere il sole al mattino, no? Negli ultimi tempi ho fatto bellissime passeggiate, un grande sollievo dopo le preoccupazioni dei primi mesi qui. Certo, è vero che ogni giorno ha il suo male, ma anche il suo bene.
Se non fossi pieno di speranza e fede, se non avessi la possibilità di predicare il vangelo, avrei solo guai. Ora ho comunque un po' di coraggio. Non si raggiunge uno stato simile di colpo, tuttavia… Chi cerca, trova.