Per il pubblico e i critici dell'epoca fu un fiasco, ma rivedere a 50 anni di distanza Zabriskie Point fa capire che alla base del film di Michelangelo Antonioni c'è un messaggio potente e ancora attuale.
Nella cornice degli anni della contestazione in America, il regista mette in scena la ricerca di autodeterminazione e di libertà dei suoi protagonisti, che si scontrano con la società del capitalismo e la banalità della violenza.
L’epilogo opposto delle storie di Mark e Daria ci fa pensare da un lato all’aspirazione del movimento Fridays for Future e dall’altro al brutale omicidio di George Floyd. E la libertà della regia di Antonioni, che scrive il film con Tonino Guerra e Sam Shepard, rappresenta una capacità del cinema di sperimentare che abbiamo perduto.
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