Ad accompagnare il protagonista nella seconda parte del viaggio e’ il fantasma del Natale presente che porta Scrooge a vedere, sempre senza esser visto, come le persone comuni festeggino la ricorrenza. Tra questi c’e’ anche la famiglia del suo impiegato cui lo stesso Scrooge nega costantemente un degno compenso e tempo libero. Nonostante le ristrettezze, i Cratchit riescono ad organizzare una vigilia dignitosa piena di calore che si concentra nella figura del piccolo Tim, figlio malato dell’impiegato. Scrooge assiste anche al brindisi in suo favore da parte del nipote, ingiustamente scacciato dallo zio burbero all’inizio del racconto. Di fronte a questi nuovi orizzonti, la grettezza del protagonista sembra vacillare, ma anche questa volta riesce a dominarsi e a non cedere allo spirito del Natale. Letto da Roberto Marinelli