Dopo essersi concepito come un impero e una potenza atlantica per lunghi secoli, tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento il Portogallo fu costretto a ripensare profondamente la propria identità e i propri rapporti coi paesi europei e con quelli africani.
Ma l'eredità coloniale continuò a incidere sul Portogallo anche dopo il suo passaggio alla democrazia e la concessione dell'indipendenza ai suoi territori d'oltremare.