L'apertura dei giornali, con le notizie e le voci dei protagonisti, tutto in meno di 30 minuti.

Tra Sicilia e Calabria ci sono circa 450 persone a cui sarà chiesto di lasciare la loro casa o i loro terreni per fare spazio ai cantieri del futuro Ponte sullo Stretto. Non è la prima volta che accade, già nel 2011 fu pubblicato il primo avviso degli espropri molto simile a quello che la società Ponte sullo Stretto ha mandato oggi. Ci sono, come ovvio, degli indennizzi per gli espropriati ma i cittadini di queste zone intendono intraprendere la battaglia legale per non perdere le loro proprietà. Ne parliamo con Antonio Saitta, professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Messina, esperto di diritto amministrativo, avvocato di alcuni abitanti a cui sarà espropriata la casa.